La terapia a ultrasuoni: cos'è e a cosa serve
Scopri i benefici dell'ultrasuonoterapia e cosa può fare per te!
Cos'è la terapia a ultrasuoni
Partendo dalle basi, la prima domanda è:
cosa sono gli ultrasuoni?
Gli
ultrasuoni, in breve, sono onde acustiche con una frequenza superiore ai 20 kHz (20.000 Hertz), quindi non udibili dall'orecchio umano. L'uso degli ultrasuoni sul corpo è possibile perché l'ultrasuono penetra nel sistema biologico (a una profondità inversamente proporzionale rispetto alla frequenza delle onde) e rilascia l'onda.
L’
ultrasuonoterapia è una forma di trattamento comune della fisioterapia che utilizza le onde sonore con frequenza superiore alla nostra soglia di udito. È considerata una terapia termica meccanica che, attraverso la penetrazione delle onde sonore, è capace di ottenere particolari benefici. L'efficacia della
terapia a ultrasuoni si basa su un’azione di massaggio cellulare ed intercellulare ad alta frequenza. I tessuti irradiati con
ultrasuoni entrano a loro volta in vibrazione, con conseguente dispendio energetico e produzione di calore: da questo effetto deriva quello curativo.
L’irradiazione ultrasonora produce insomma un effetto pulsante meccanico e un effetto termico (approfondiremo in seguito questi effetti) che, sommandosi, facilitano ed esaltano gli scambi cellulari ed intracellulari. Concentrandosi sui risultati, possiamo semplicemente dire che la
terapia a ultrasuoni ha un’azione terapeutica analgesica, antiflogistica, fibrolitica, decontratturante muscolare e di stimolo metabolico circolatorio. Come accennato, questo trattamento è molto usato in fisioterapia e quello a contatto diretto rappresenta il metodo d'applicazione più diffuso.
Come funziona? Sulla zona da trattare e sulla testina dell’
apparecchio elettromedicale viene applicato un
gel conduttivo che permette una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore, mentre la testina viene spostata con un movimento rotatorio molto lento, sempre a contatto con la cute. La
durata di una seduta di trattamento varia tra i 10 e i 15 minuti.
Per il suo effetto analgesico,
la terapia a ultrasuoni ad esempio è usata frequentemente per ridurre il dolore al ginocchio o alla caviglia o in seguito a lesioni muscolari.
A cosa serve la terapia a ultrasuoni
Abbiamo spiegato velocemente
cos'è e per cosa viene usata l'ultrasuonoterapia, ma, per familiarizzarci un po', proviamo a elencarne brevemente benefici e campi d'applicazione.
I più comuni disturbi trattabili con la
terapia a ultrasuoni sono:
- Sciatalgia;
- Nevrite;
- Periartite;
- Tendinite e tendinopatie di vario genere, come l'epicondilite, la tendinopatia rotulea e quella dell'achilleo;
- Conflitto sub-acromiale della spalla;
- Lesioni muscolari;
- Contratture.
I benefici del trattamento con l'ultrasuonoterapia sono generalmente:
Dagli effetti e dai tipi di disturbi trattati, si può capire facilmente perché la
terapia a ultrasuoni sia molto diffusa tra gli
sportivi, ma possa risultare utile per tutti.
Effetti collaterali e controindicazioni della terapia a ultrasuoni
Come tutti i trattamenti, ci sono dei casi in cui non è consigliabile ricorrere all'
ultrasuonoterapia.
Gli ultrasuoni non devono essere utilizzati sulla zona cardiaca, sulla regione cefalica e sui tessuti specializzati (come testicoli e ovaie), che possono venire danneggiati. Particolari cautele devono essere adottate anche quando si effettuano applicazioni sul rachide (la colonna vertebrale) di pazienti con esiti di laminectomia, per possibili danni al midollo spinale.
Come puoi essere sicuro di non subire effetti collaterali? Come sempre, facendoti seguire e consigliare da un professionista durante tutto il trattamento. Anche se i moderni
apparecchi elettromedicali per l'ultrasuonoterapia sono
portatili, non si può e non si deve prescindere dal controllo di uno specialista che si occupi personalmente delle applicazioni.
In linea generale, gli ultrasuoni non devono essere mai applicati in caso di:
- Osteoporosi ad alto turnover;
- Presenza di protesi articolari;
- Presenza di frammenti metallici;
- Vene varicose;
- Flebiti e tromboflebiti;
- Presenza di pacemaker;
- Arteriopatie obliteranti;
- Emorragie;
- Gravidanza.
Parametri elettromedicale per la terapia a ultrasuoni
I parametri di un
apparecchio per ultrasuonoterapia sono essenzialmente 4 (Menarini C. e M., 1985):
- Frequenza: sono utilizzate principalmente due frequenze.
• 1 MHz, minore energia ma maggiore penetrazione. Almeno 5 cm di profondità con effetti anche sul tessuto osseo. • 3 Mhz, maggiore energia che determina il riscaldamento di cute e sottocute.
- Intensità: il valore dell'intensità (Watt/cm²) deve essere variato a seconda della consistenza e della superficie da trattare.
- Superficie dell'erogatore: dipende dalla dimensione dell'organo da trattare e influisce sull'intensità (maggiore è la superficie, minore sarà l'intensità).
- Duty Cicle: erogazione continua (100%) o pulsata (0-99%). Un minore duty cicle permette una maggiore dispersione del calore.
Modalità di trattamento con ultrasuoni
Modalità diretta
Direttamente sulla cute, con l'utilizzo di un gel specifico. Può essere eseguita con una specie di “massaggio” effettuato sulla zona con il manipolo dell'
ultrasuono, oppure statico con il manipolo fisso in un determinato punto. La modalità diretta con m2023assaggio circolare col manipolo è il modo più sicuro per erogare l'ultrasuonoterapia fornendo un'azione combinata di massaggio manuale, calore e micromassaggio ultrasonico. Utile inoltre valutare la tolleranza individuale alla
terapia con ultrasuoni, regolando l'intensità con valori variabili da 1.5 – 3 W/cm² con una durata media variabile da 5 a 10 minuti. Il duty Cicle è direttamente proporzionale alla quantità di calore generato e si utilizza al 100% quando si vuole privilegiare questo tipo di effetto biologico. La modalità diretta statica prevede un duty cicle massimo di 50% è un'intensità massima di 0.5 W/cm², ed è applicata solitamente con l'utilizzo di un braccio meccanico per fissare il punto di azione, sempre interponendo tra il manipolo e la cute l'apposito gel (Prentice W.E., 1999).
Modalità indiretta
Definita comunemente come
ultrasuonoterapia in acqua, prevede l'immersione della zona da trattare. Vengono utilizzate intensità notevolmente superiori alla precedente modalità (fino a 10 Watt/cm²) e con una tempistica media di circa 20 minuti. È frequentemente utilizzata per superfici irregolari quali piedi e mani (Prentice W.E., 1999).
Indicazioni terapeutiche degli ultrasuoni
L'utilizzo dell'ultrasuonoterapia è quasi esclusivo per patologie di tipo ortopedico, in alcune delle quali risulta la terapia fisica di elezione, e talvolta in alcune patologie reumatiche come coadiuvante grazie all'effetto analgesico degli
ultrasuoni. Le
indicazioni terapeutiche degli ultrasuoni sono dovute maggiormente agli effetti meccanici delle onde ultrasoniche, ma sono anche considerate le azioni dovute agli effetti termici (Clark G.R., Stenner R., 1976).
Gli effetti della terapia a ultrasuoni
Effetti meccanici
La variazione di pressione nei tessuti determina fenomeni di compressione e decompressione, che si traducono poi in attrito producendo calore. Questi effetti inducono una risposta molto simile a quella di un massaggio profondo, favorendo gli scambi dei liquidi tissutali con effetti anti-edemigeni, efficaci per ridurre edemi post-traumatici o di altra origine. Inducono inoltre un effetto fibrolitico nei tessuti con esiti cicatriziali o aderenziali di varia origine patologica. Inoltre, innalzando la soglia dei nocicettori, producono un effetto analgesico (Valobra G.N., 2000).
Effetto Termico
Quando un fascio di
ultrasuoni penetra in un tessuto disomogeneo come il corpo umano, esso viene riflesso, assorbito o rifratto a seconda del tessuto che incontra e della sua diversità rispetto al tessuto precedentemente incontrato. Grazie a questi 3 fenomeni è possibile ricostruire in diagnostica la classica immagine ecografica. La
terapia a ultrasuoni su un arto, schematizzato come esempio in cute, muscolo e osso, supera agevolmente i primi due per andare poi ad incontrare il periostio della superficie ossea. Qui, gran parte degli ultrasuoni vengono riflessi indietro all'interno del muscolo, che si riscalda. Una parte del fascio viene rifratta e si trasferisce ortogonalmente diffondendosi lungo la superficie dell'osso, con il conseguente riscaldamento di anche di essa. Solo una parte raggiunge l'osso dove viene completamente assorbita. Questo assorbimento dipende direttamente dalla frequenza: in generale la penetrazione è inversamente proporzionale alla frequenza. Questi
effetti termici generati dall'ultrasuonoterapia inducono, come altre forme di termoterapia, aumento del metabolismo locale, riattivazione del micro- e macrocircolo, riduzione degli spasmi e contratture muscolari (Valobra G.N., 2000).
La nostra proposta per la terapia a ultrasuoni
1.
Ultrasix: è un'ultrasuonoterapia con frequenza da 1, 2 e 3 MHz portatile da banco. Mediante Ultrasix US è possibile ottenere emissioni di ultrasuoni continui o modulati con intensità e con tempi di erogazione programmabile e pertanto atte al trattamento termo terapico profondo di differenti stati patologici.
- Frequenza di uscita 1, 2, 3 Mhz
- Intensità massima 3.0 W/cm2
- Modalità di emissione: continua o pulsata
2.
Criosix: crioultrasuono innovativo caratterizzato da due manipoli di trattamento da 1 e da 3 MHZ raffreddabili fino a meno 8 gradi centigradi. La sinergia prodotta dall'applicazione dell'ultrasuonoterapia congiuntamente alla crioterapia, permette di sfruttare a fondo i suoi effetti biologici (Costantino C., 2004). Grazie a questa modalità di impiego nella fisioterapia, il recupero è stato reso più rapido ed efficace grazie alle caratteristiche funzionali della crioultrasuono-terapia, che permette di trattare sia infortuni recenti sia in stato infiammatorio acuto e sub acuto.
- Frequenza di uscita 1, 3 Mhz
- Intensità massima 3.0 W/cm2
- Crioterapia min -8°
- Modalità di emissione: continua, pulsata o intermittente.